21 tappe, più di tremila chilometri da percorrere, oltre 250 concorrenti in partenza, due ruote ciascuno, e un’ambita maglia rosa…
Da cento anni sono questi gli elementi che caratterizzano
l’evento ciclistico più famoso del Paese. Il Giro D’Italia, il 92° per l’esattezza, festeggerà il suo primo secolo di vita percorrendo in lungo e in largo lo “Stivale”. Ma c’è di più: oggi, nella diciottesima tappa, Sulmona - Benevento, la Corsa Rosa ha attraversato anche la nostra piccola cittadina costeggiando le antiche mura, come non accadeva dal 1993. Un grande onore per tutta la cittadinanza ospitare campioni del ciclismo mondiale del calibro di Lance Armstrong, Ivan Basso e tantissimi altri. Un evento tanto grande da non pot
ervi assolutamente mancare. E allora, fotocamere alla mano, tutti attaccati alle transenne, aspettando che l’aria di Alife venga mossa, per pochi minuti dal passaggio di questi grandi.
Chissà cosa penseranno del nostro paese? Speriamo gli piaccia e che gli organizzatori del giro ci daranno di nuovo l’onore di ospitarlo nei prossimi anni. Per noi giovani, questo, oltre che un grande evento sportivo, è un forte momento di aggregazione sociale, perché si sa che lo sport unisce, anche per chi non è un grande appassionato…
Oggi il nostro motto è dedicato a loro, e noi come al solito lo urliamo a squarciagola: “Accelerate, gente!”
E loro si che accelerano…
Da cento anni sono questi gli elementi che caratterizzano
l’evento ciclistico più famoso del Paese. Il Giro D’Italia, il 92° per l’esattezza, festeggerà il suo primo secolo di vita percorrendo in lungo e in largo lo “Stivale”. Ma c’è di più: oggi, nella diciottesima tappa, Sulmona - Benevento, la Corsa Rosa ha attraversato anche la nostra piccola cittadina costeggiando le antiche mura, come non accadeva dal 1993. Un grande onore per tutta la cittadinanza ospitare campioni del ciclismo mondiale del calibro di Lance Armstrong, Ivan Basso e tantissimi altri. Un evento tanto grande da non pot
ervi assolutamente mancare. E allora, fotocamere alla mano, tutti attaccati alle transenne, aspettando che l’aria di Alife venga mossa, per pochi minuti dal passaggio di questi grandi.Chissà cosa penseranno del nostro paese? Speriamo gli piaccia e che gli organizzatori del giro ci daranno di nuovo l’onore di ospitarlo nei prossimi anni. Per noi giovani, questo, oltre che un grande evento sportivo, è un forte momento di aggregazione sociale, perché si sa che lo sport unisce, anche per chi non è un grande appassionato…
Oggi il nostro motto è dedicato a loro, e noi come al solito lo urliamo a squarciagola: “Accelerate, gente!”
E loro si che accelerano…
Irma e Pietro
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